Tra i prodotti dell’agricoltura locale, l’Aglio Rosso di Nubia, coltivato da sempre nei terreni argillosi della frazione di Nubia e nei comuni vicini, è divenuto, grazie anche al suo inserimento tra i presidi Slow food, tra le produzioni locali maggiormente conosciute ed apprezzate. Caratteristica di questo ortaggio è il sapore particolarmente intenso, dovuto all’elevato contenuto di allicina, sostanza che gli conferisce sapore ed odore. Divenuto da semplice ingrediente, tipico della cucina trapanese ed in particolare di uno dei piatti locali più rappresentativi, la pasta con il pesto alla trapanese, in dialetto detta appunto, pasta cu l’agghia, a prelibato condimento.
La produzione dell’aglio rosso di Nubia segue le antiche tradizioni: la semina, esclusivamente manuale, viene effettuata, nei mesi di dicembre e gennaio mentre la raccolta avviene nei primi giorni del mese di giugno, nelle ore fresche della notte o della mattina. La raccolta va effettuata durante le serate umide, nelle giornate più calde occorre attendere addirittura il calare della notte, per non danneggiare le foglie che devono rimanere integre per consentirne successivamente il lavoro manuale di intreccio, secondo la tradizione infatti, l’aglio viene confezionato in trecce. ll Trizza (treccia) a seconda della dimensione dei bulbi si chiamerà Cucchia grossa, Corrente, Cucchicedda e Mazzuneddu.
L’Aglio Rosso di Nubia ha un bulbo costituito da 12 spicchi (bulbilli), le cui tuniche presentano esternamente colore bianco ed internamente colore rosso vivo, molto ricco di proteine, di vitamina C e di potassio, ha la proprietà di abbassare in modo naturale i valori della pressione arteriosa, oltre ad essere un buon antisettico per l’apparato respiratorio e per l’apparato digerente.