Le Saline di Trapani e Paceco sono situate lungo la rotta migratoria di migliaia degli uccelli acquatici, che in primavera ed in autunno si spostano tra il continente africano e quello europeo. Il tratto di costa che comprende l’area delle saline di Trapani, Nubia e Marsala, rappresenta per l’avifauna migratoria il trait d’union tra il continente europeo e quello africano. Ogni anno in primavera ed in autunno centinaia di migliaia di uccelli si spostano per raggiungere i quartieri di riproduzione o di svernamento, seguendo direzioni ben precise le “rotte migratorie” vere e proprie autostrada del cielo. In Primavera uccelli migratori proveniente dall’Africa, dopo la lunga traversata del Canale di Sicilia, trova nelle saline la prima e la più grande zona umida, in cui sostare ed alimentarsi, recuperando le energie perdute durante la traversata prima di ripartire diretti verso Nord.
Agli Aironi alle Spatole, ai Mignattai si associano passeriformi di diverse specie, che sostano diversi giorni all’interno delle vasche, prima di ricominciare il volo frenetico, diretti verso le zone di riproduzione. Mentre gli ultimi stormi lasciano le saline diretti verso Nord, le specie nidificanti si apprestano a trovare un argine sicuro, in cui deporre le loro uova che coveranno fino alla schiusa, scacciando eventuali intrusi dai propri territori. Passata la stagione estiva e con essa terminate le operazioni di raccolta del sale, lentamente inizierà la migrazione di ritorno, già ai primi di luglio si contano i primi Piovanelli, Corrieri grossi, Corrieri piccoli e poi arriveranno le Pivieresse, i Voltapietre, le Pittime, e tantissime altre specie dirette verso Sud. Terminato infatti, il periodo riproduttivo e cresciuti i piccoli, gli uccelli devono prepararsi ad affrontare l’inverno, il pericolo almeno nelle regioni temperate, non è rappresentato dal freddo, ma dalla mancanza di cibo, proprio per scongiurare una tale evenienza, molte specie volano verso Sud. Spinti dall’istinto, lasciano la regione dove si sono riprodotti e raggiungono nei mesi invernali paesi più caldi, dove potranno trovare il cibo necessario alla loro sopravvivenza. Così in autunno alle salina centinaia di uccelli sverneranno nelle vasche, sugli argini, nei canali, spostandosi da un isolotto ad un mulino dove poter riposare. Mentre migliaia di anatre Germani reali, Codoni, Mestoloni, Alzavole, continueranno a banchettare nelle vasche, altri migratori, prima di una perturbazione lasceranno le saline. E come in un ciclo continuo, agli uccelli svernanti e stanziali, che hanno trascorso i rigidi mesi invernali presso le saline, tra questi gli splendidi Fenicotteri rosa, da marzo in poi si associeranno, centinaia di altre specie, provenienti dall’Africa, che ancora una volta voleranno verso Nord, decisi ad assicurare la sopravvivenza della loro specie. Uno dei motivi che spinge gli uccelli acquatici, a fermarsi nell’area occupata dalle saline, durante la migrazione, è il bisogno di alimentarsi il più possibile, in modo da ricaricare le riserve di grasso che andranno consumate per la migrazione stessa. Le saline offrono pertanto alle migliaia di uccelli in transito, spesso stanchi e stremati, una grande varietà di nutrimento come piccoli crostacei, molluschi, anellidi, larve, insetti, organismi vegetali e microorganismi.